La sperimentazione del sistema di gestione anomalie stradali di Anomaleet a Padova sta procedendo con successo. Si è svolta oggi una conferenza stampa “sul campo” in cui il vicesindaco Andrea Micalizzi ha fatto il punto sullo stato di fatto degli interventi . Durante l’incontro con i giornalisti, è stata espressa soddisfazione per la qualità degli interventi effettuati. Qui il servizio di Padova Oggi.
Anomaleet a Padova, gli interventi con piastra scaldante
L’accordo con il Comune di Padova prevedeva una sperimentazione iniziale su 50 anomalie. In realtà il lavoro di rilevazione ne ha evidenziate 69. Nel mesi di agosto si sono svolti gli interventi di manutenzione con tecnologie innovative rispettose dell’ambiente. In particolare, grazie alla tecnologia con piastra scaldante è stato possibile eliminare i dissesti senza ricorrere a nuovo asfalto, ma riutilizzando quello esistente.
Anomaleet prosegue nell’analisi delle buche stradali di Padova. Un percorso, quello intrapreso dalla startup guidata dal Ceo Volfango Politi e dai fratelli Mauro e Michele Sala, destinato a migliorare la sicurezza sulle strade dell’importante città veneta come riportato anche dal quotidiano Padova Oggi.
Anomaleet e le buche stradali di Padova, un esperimento iniziato quasi due anni fa
“Abbiamo presentato Anomaleet all’assessore alla viabilità del capoluogo euganeo Andrea Micalizzi e all’ingegner Roberto Piccolo circa 2 anni fa” spiega Volfango Politi. “Insieme abbiamo deciso di iniziare una sperimentazione su un pacchetto di 50 anomalie, applicando la formula Global Service. L’obiettivo è quello di verificare se la nostra proposta di gestione dei dissesti stradali sia sostenibile. Gli ostacoli da superare fino a oggi non sono stati di poco conto. Poiché, infatti, per costruire una mappa delle anomalie affidabile è necessario un elevato numero di dati, abbiamo stabilito di installare su diversi mezzi comunali i nostri rilevatori. L’operazione in sé è semplice, ma ci ha costretto a confrontarci con il delicato tema della privacy dei dipendenti. Dimostrando che il nostro sistema rileva e geolocalizza solo le problematiche, senza indicare da quale mezzo sono state individuate, il problema è stato superato. Subito dopo la raccolta dati ha potuto cominciare”.
Nuovo sopralluogo lo scorso 31 maggio
“Per verificare e implementare le informazioni raccolte fino a oggi – spiega quindi Mauro Sala, responsabile del software di Anomaleet – il 31 maggio scorso abbiamo compiuto un sopralluogo diretto utilizzando due veicoli dedicati. Sul primo c’erano i nostri sensori e macchine fotografiche speciali per la rilevazione delle immagini. Sul secondo, invece, i nostri piloti di droni con le loro sofisticate attrezzature. Durante la giornata abbiamo raccolto circa 700 immagini subito localizzate sul sistema cartografico della nostra suite e aggregate con quelle rilevate in precedenza. Si è così ulteriormente integrato l’archivio online, documentando l’evoluzione di ogni anomalia nel tempo”.
Il ripristino
“Ora individueremo, in accordo con i responsabili del servizio, alcune delle anomalie più gravi e proporremo al Comune il loro ripristino con le nostre innovative tecnologie a piastra autoscaldante, che non prevedono l’utilizzo di nuovo bitume, ma solo il riciclo di quello esistente. Questo comporta costi ridotti, tempi rapidi, risultati certi e impatto ambientale ridotto al minimo perché durante l’operazione non si producono materiali di scarto. In sostanza riusciamo a fare in pochi giorni ciò che con i metodi tradizionali si esegue, solitamente, in diversi mesi”.
A Padova anche i droni
“Con i droni – aggiunge Michele Sala, l’autore dell’algoritmo alla base del funzionamento della Suite di Anomaleet – abbiamo effettuato sia rilevazioni fotografiche, sia termografie. Le rilevazioni sono molto utili soprattutto per verificare le condizioni delle strade a doppia carreggiata, mentre le termografie sono preziose per il rilevamento delle condizioni di salute generali del manto stradale”.
Anomaleet e le buche stradali di Padova: la consulenza assicurativa
“Una volta ultimato il ripristino – riprende Politi – proporremo al Comune la consulenza assicurativa degli esperti di Marsh. Eliminando le anomalie, infatti, migliora la sicurezza stradale e diminuiscono automaticamente i sinistri e i risarcimenti alle vittime. Prendendo in considerazione i nuovi parametri il broker assicurativo potrà proporre al capoluogo euganeo un piano che prevede sensibili risparmi sul premio”.
In arrivo anche la blockchain
“Non è facile spiegare a tutti gli stakeholder gli enormi vantaggi che produrrà Anomaleet, ovunque verrà utilizzato, nella gestione dei dissesti stradali – conclude il Ceo – Oltre alla consistente riduzione dei sinistri con vittime (feriti e, ancora oggi troppo spesso, anche morti) e ai conseguenti risparmi in materia di premi assicurativi e risarcimenti, la nostra suite garantisce al committente anche la certificazione del “chi fa cosa”. Tramite essa, per esempio, è possibile risalire in modo certo all’autore di un ripristino di anomalia rivelatosi difettoso e per il quale occorre un secondo intervento. Non è un caso che già oggi stiamo lavorando a una blockchain certificata e immodificabile, un vero e proprio registro di rilevazioni, evoluzione dei dissesti e manutenzioni che si rivelerà prezioso alleato di ogni cliente”.
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